Conta fino a tre

Basata sulla canzone Mittsu Kazoero dall’ album Arikitari na Nouzui yo, Koyoi no Tsuki to Odore.
Nota: questa storia è strettamente collegata a quella di Arikitari na Nouzui yo, Koyoi no Tsuki to Odore che è possibile leggere sul sito ufficiale dei BUTAOTOME (se avete ancora Flash. Nel link potete leggere la traduzione inglese). Offre il punto di vista di un altro personaggio (Sanae) ed è consigliato leggerla. Al momento, non ho intenzione di tradurla in italiano.

“Pensi che Sanae verrà?”
“Verrà! …credo.”
Renko non riusciva a trattenere la sua esitazione ed era così nervosa da prima. Merry sorrise amaramente mentre la guardava, e guardò il cielo.
Quella sera ci sarebbe stata la luna piena. E sarebbe stata anche una speciale luna piena che accade una volta ogni centinaia di anni, chiamata Luna dei Miracoli. Renko aveva creduto a una diceria da far alzare le sopracciglia che se la si guarda in un specifico posto e si esprime un desiderio, si avvererà. Così aveva chiamato Merry per verificarlo come al solito. Le aveva detto che si trattava di un’attività dell’ Hifuu Club, e lo aveva detto con una tale convinzione che Merry non avrebbe potuto rifiutare, così accettò a malincuore di capire. Ma in verità, aveva un po’ un brutto presentimento.
Merry ha occhi particolari. Riesce a vedere i confini delle barriere. Infatti, poteva vedere la luna piena che luccicava su di loro durante il giorno. Sapeva che era quel che si vedeva dall’altra parte della barriera, ma guardare la luna piena sul tetto della scuola in pieno giorno era uno spettacolo inquietante. Non era una sorpresa, ma in questo buio la luce era ancora più spaventosa. Si dice che la Luna dei Miracoli sia tre volte più grande del normale, ma a vederla così, in realtà era molto più grande e luminosa. Il corpo di Merry tremava per la luce, che era oltre lo stupore, e prevaleva un senso di disastro.
Era stata la solita piccola irregolarità quando Renko le aveva suggerito di invitare anche Sanae. Sembra che Sanae sia un po’ una preoccupazione per Renko. Secondo lei, “Sanae ha qualcosa in comune con noi”. A dire il vero, non si era sentita in colpa, ma si era sentita sollevata quando aveva ricevuto un sms da Sanae che diceva che non poteva uscire perché sua madre non era d’accordo. Merry aveva risposto che le dispiaceva, ma Renko aveva insistito e credeva ancora che Sanae sarebbe venuta. Renko era pronta ad aspettare, ma Merry le aveva ricordato che sarebbero tornate a casa prima del cambio di data.

Mentre ammazzavano il tempo parlando di cose futili, Merry commentò:
“A proposito, Renko, cosa chiederai alla Luna dei Miracoli?”
“Oh giusto. Non ci ho pensato.”
“Cosa?! Allora non possiamo verificarlo!”
“È per questo che ho invitato Sanae. Ho pensato che potrebbe avere un desiderio, un qualcosa da chiedere.”
“Sono sbalordita. Pensavo di essermi abituata alla temerarietà di Renko, ma ci sono molte cose che potresti chiedere.”
Renko tese la mano alla luna. Era così grande che le usciva dalla mano.
“Ce ne sono molti di più piccoli, però. Non chiederò alla luna quelli grandi, li avvererò da sola.”
Poi fece un pugno come se avesse voluto stringere la luna in mano. In quel momento, entrambi i loro cellulari squillarono contemporaneamente.
“È Sanae?”
Quando li tirarono fuori per controllati, era proprio lei, e il messaggio era lo stesso. Aveva scritto “Scusate”, con un emoticon di perdono. Merry sapeva di aver avuto ragione, ma tenne la bocca chiusa. Renko era rimasta inaspettatamente delusa.
“Oh, peccato.”
Sembrava una bambina, e Merry disse, consolante, andiamo a casa.

Il posto migliore in città per guardare e pregare la Luna dei Miracoli era proprio lì, al tempio Hakurei. Le due ragazze erano già state qui qualche volta. Ci sono state voci e stranezze di ogni tipo in passato, ma per qualche ragione, molte di esse avevano a che fare con questo posto, e forse era per questo che Merry aveva avuto una brutta sensazione.
Il duo lasciò l’edificio principale e scese le scale di pietra. Dopo aver attraversato il torii, poco tempo dopo, mentre stavano lasciando il terreno del santuario, Renko disse: “Okay, andiamo a visitare il tempio.”
“Eeeh, saliamo di nuovo quelle scale?”
Merry era palesemente esasperata. A pensarci bene, la luce della luna si era un po’ attenuata, pensò.
“Se vuoi pregare, fallo a questa luna.”
“Oh, beh, è una cosa bellissima.”
“Di solito non ti interessa affatto.”
Mentre Merry era riluttante a salire le scale, bloccando la conversazione con lentezza, improvvisamente sentirono una voce forte. Era dalla cima delle scale di pietra dove erano appena state, ed era una voce familiare.
“Ridatemi mia madre! Ridatemi la mia vita normale e ordinaria!”
Renko e Merry si guardavano l’un l’altra. Era la voce di Sanae. Non ci sarebbe dovuto essere nessun altro in quel posto se non loro. Inoltre, Sanae le aveva informate che non poteva venire. Non c’era nessun altro a salire le scale di pietra. Strano. La visita improvvisa e inaspettata di uno strano fenomeno fece tremare i piedi di Merry. La voce di Sanae era stata lo spunto per far risplendere di nuovo la luce della luna.
Renko tornò sui suoi passi e corse per tornare al santuario. Quando si voltò, trovò Merry che stava lì, incapace di muoversi.
“Merry, cosa c’è che non va, andiamo, dai!”
“No… non voglio…”
La notte era rumorosa. Merry sembrava percepire qualcosa. Abbracciò il corpo tremante. Renko aveva capito che non era solo una coincidenza, ma era anche preoccupata per Sanae.
“Devo andare da sola?”
“No, no, no, no, non lasciarmi!”
Merry si contorceva come una bambina, e Renko l’ abbracciò stretta dicendole che aveva capito.
“…allora, toccami gli occhi. Voglio sapere cosa ti spaventa in questo momento.”
In questo modo, Renko poteva prendere in prestito il potere magico di Merry. Merry annuì e delicatamente coprì entrambi gli occhi di Renko con i palmi delle mani.
Poteva vedere Sanae. Poteva anche vedere la madre di Sanae, che aveva già salutato qualche volta. C’era anche un’altra donna che non conoscevano. E tutte e tre indossavano abiti strani, come se fossero in cosplay. Sanae non era vestita con la sua solita divisa alla marinaretta, ma era vestita come una sacerdotessa che avevano incontrato in un mondo dei sogni che avevano visitato insieme qualche tempo fa.
Sanae stava per essere portata via.
Questa volta Renko prese la mano di Merry e cappò.
“No, Renko! Non voglio”
“No, Merry, l’hai visto anche tu, vero? Se non facciamo qualcosa, Sanae…”
“Ti sbagli”
Poi, mentre passarono attraverso il torii, l’aria nel posto cambiò, come se qualcosa fosse scoppiato. Il ronzio della notte diventava sempre più profondo, rivelando la sua forma, e si sentiva come se venisse verso di loro. Si sentii una risata sconosciuta. Un sacco, un sacco di risate. Invadevano i timpani come un’increspatura, come un rifiuto, come un invito. Volendo scrollarseli di dosso, Renko corse freneticamente su per i gradini di pietra. Non aveva avuto il tempo di guardare Merry, quindi non si era accorta del suo cambiamento, e alla fine le due ragazze erano tornate al tempio principale dove erano state prima.
“Non c’è… Nessuno…”
Questo è ciò che si intende quando dicono che non ci sono ombre o forme. La fastidiosa voce rumorosa era scomparsa e qui c’era solo il freddo chiaro di luna. Renko scrollò la testa. Si era illusa che se la luce, che stava diventando sempre più velenosa, stesse diventando più scura, allora naturalmente anche la sua ombra sarebbe diventata più scura, e qualcosa ne sarebbe uscito. A pensarci bene, Merry era tranquilla. Quando si era girata, era senza fiato, ma era calma e raccolta, la sua paura prima di salire le scale era sparita. Era come se fosse diventata una persona diversa.
“…Merry? Giusto?”
Domandò. Merry rise.
“Che stai dicendo, Renko, chi altri potrebbe essere se non io?”
Sanae non era qui. Dov’era andata? Renko lasciò andare la mano di Merry, che era indifferente.
Chi era questa donna?
“Hmm, forse era solo un sogno. Forse ho solo sentito la voce di Sanae nel sogno che abbiamo fatto insieme.”
Quel che vede Merry nei suoi sogni, dietro le barriere, è reale per lei, e lo sa meglio di Renko. Eppure, Merry stava cercando di impedire a Renko di pensarci, come se non fosse mai successo.
“Ormai è cambiata la data, andiamo a casa, Renko.”
Merry spinse Renko con decisione, facendola dirigere verso le scale. Stava per girarsi e dirle di aspettare un attimo, ma in quel momento sentì una pressione travolgente, e non riusciva più a muoversi. La luce della luna faceva paura. La donna dietro di lei faceva paura. Stava per essere distrutta. La mano di Merry strisciò sulla sua spalla e lungo il collo.
“…È stato solo un brutto sogno, ok? Dimentichiamocelo.”
Sospirò, ed ebbe un sussulto. Era la prima volta che Renko sentiva lo spirito omicida di qualcuno così vicino a lei. Esitante nel parlare, annui con la testa, e scese le scale docilmente.
Mentre passavano attraverso il torii, la luce della luna si era attenuata. L’aria tesa si allentava man mano che l’argento tagliente, simile a un coltello, si trasformava in oro pallido.
“Oh, è stato così spaventoso.”
Disse Merry. Quando Renko si voltò. era già tornata la sua solita Merry.
“Merry, sei qui!”
“Cosa c’è che non va, Renko? Hai un aspetto terribile.”
Merry toccò la guancia di Renko con preoccupazione. Per un attimo si spaventò, ma disse a sè stessa che questa era già Merry e che stava bene.
“Stai bene?”
“Sì, sto bene. Forza, andiamo a casa.”
Il torii sembrava essere il confine della barriera, e lei lo guardò con ammirazione mentre lo attraversavano. Questo potrebbe essere in parte dovuto a questa luna, non sempre, ma in ogni caso, Renko pensò di non voler venire in questo santuario per un po’. E ora che aveva in mente il suo desiderio, si fermò a pregare la luna.
“Per favore, non portate via Merry.”
Merry, che era un po’ più avanti di Renko, si girò. Guardò Renko, che stava pregando con le mani piegate e gli occhi chiusi, e rise.
“Ehi, alla fine non ho chiesto niente. Che cosa hai chiesto?”
È un segreto, disse Renko, cercando di mantenere il suo sorriso.

Le due ragazze tornarono a casa sane e salve, ma quando andarono a scuola il giorno dopo, scoprirono che nessuno conosceva Sanae. Dopo la scuola, andarono a casa sua, ma la trovarono vuota e senza targhetta. Era troppo per essere un gigantesco inganno. Renko e Merry corsero sul posto, sentendo qualcosa un po’ più complicato e terrificante che confuso. Tuttavia, Renko ebbe un altra vago presentimento. Sanae doveva essere andata dall’altra parte della barriera. In quel caso, sicuramente si sarebbero incontrate di nuovo un giorno. A patto che le due avrebbero continuato le attività dell’ Hifuu Club. Renko aveva anche oggi una nuova diceria da verificare.
“L’ Hifuu Club è ora in attività!”
Merry rise e accettò, proprio come quella volta.